Mutui: sempre più giovani vogliono un finanziamento per comprare la casa

Mutui sempre più giovani vogliono un finanziamento per comprare la casa
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Gli ultimi dati forniti dalla Bussola Mutui CRIF, aggiornati al quarto trimestre 2021, evidenziano come le azioni messe in campo a sostegno dei mutui per i più giovani, con facilitazioni sui tassi e sulle spese, hanno dato i loro frutti: la quota di mutuatari under 36 è infatti sempre maggiore, contribuendo in tal modo a trainare la nuova crescita del comparto creditizio.

La domanda di mutui casa

Per averne consapevolezza sia sufficiente dare uno sguardo agli ultimi aggiornamenti da parte di CRIF, secondo cui nell’ultimo quarto del 2021 i mutui concessi per supportare le operazioni di acquisto casa sono saliti al 78% del totale, contribuendo a far ridurre la quota delle surroghe al 17%.

In questo scenario, sono i giovani di età non superiore a 36 anni a fare la parte del leone. Le domande di mutuo provenienti da questa fascia anagrafica sono infatti salite al 42% del totale, contro il 22% medio registrato nel 2020.

A sua volta, il crescente peso della componente di richiedenti con età inferiore ai 36 anni ha avuto un impatto diretto sia sull’importo medio dei finanziamenti, che a dicembre ha toccato una quota record decennale di 142.797 euro, sia sulla durata dei mutui, con il 41% delle erogazioni che ha piani di ammortamento superiori ai 26 anni.

Le condizioni dei mutui

Un altro motivo che ha evidentemente spinto al rialzo le domande dei mutui per acquisto è rappresentato dalle condizioni applicate. Nonostante le prime tensioni al rialzo sui tassi di offerta mutui registrate nel terzo quarto dell’anno, infatti, la media dei migliori spread di offerta da parte degli istituti di credito (su mutuo di 140.000 euro, durata 20 anni, valore immobile 220.000 euro), rimane prossima ai livelli minimi di sempre, pari a 0,9% sui mutui a tasso variabile a 0,2% sui mutui a tasso fisso, che oggi raccoglie circa il 95% delle preferenze totali.

L’andamento delle compravendite

Chiudiamo infine un flash sull’andamento delle compravendite, ricollegandoci a quanto condiviso dall’Agenzia delle Entrate in relazione al terzo trimestre del 2021. In questo periodo le transazioni residenziali sono cresciute del 21,9% rispetto al terzo trimestre 2020, con una crescita molto forte, pur inferiore al 73,4% del secondo trimestre, quando però il confronto statistico era stato reso poco significativo dalla concentrazione straordinaria di numerose operazioni di compravendita immobiliare, slittate durante la prima parte dell’anno precedente.

Ricordiamo poi che la crescita cumulativa delle compravendite sui primi nove mesi dell’anno è stata pari al 43,1% rispetto ai primi 9 mesi del 2020, confermando così quanto sia forte e centrale il progetto casa nelle famiglie e nei privati italiani, soprattutto alla luce dei cambiamenti sugli stili di vita che sono sorti in seguito alla pandemia da Covid.

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